Intergalactika project Porto Alegre 2003

Prime ipotesi laboratori di resistenza globale

Dicembre 2002, qualsiasi contea del pianeta Terra

Appunti dalla ciarla del 10/11/2002 a Firenze.

Consenso sulla volontà di dare vita anche quest'anno al laboratorio temporaneo sulle pratiche di lotta e modalità d'organizzazione in occasione del Forum Sociale Mondiale.

Tale desiderio emerge dalla necessità di chiudere con un momento di bilancio la prima operazione intergalactika e dai positivi risultati ottenuti in questo primo arco temporale di sperimentazione.

In questo primo anno intergalactiko abbiamo potuto individuare i limiti del progetto ma si sono anche evidenziate capacità di contaminazione e cooperazione con altri soggetti che hanno portato a momenti di azione ( May Day a Milano, Parigi, Lione, Marsiglia, Buenos Aires, Sao Paulo, Montreal ) e alla partecipazione alla creazione di spazi di confronto e sperimentazione ( Foro Social de Buenos Aires e Hub Euraction Space a Firenze ).

Prime idee per Porto Alegre.

Mantenere la struttura sperimentata nella precedente occasione:

Per quello che riguarda lo spazio autonomo all'interno del campeggio giovani, dotato della struttura e dei mezzi per realizzare il laboratorio.

Particolare attenzione alla parte logistica; pressioni sull'organizzazione del campeggio affinché non si ripetano i problemi dell'anno scorso nel reperire i materiali necessari allo svolgimento delle attività.

Necessità di avere con anticipo le informazioni riguardo la localizzazione, le dimensioni, il tipo di struttura e i materiali a disposizione per l'allestimento dello spazio.

Questo ci consentirebbe di rimediare alle lacune individuate portando materiali mancanti da altre contee del pianeta terra.

In particolar modo rispetto a Porto Alegre 2002 abbiamo bisogno di alcuni strumenti tecnologici e materiali che ci consentano di svolgere attività già previste l'anno scorso: Televisore o schermo per proiezioni, connessione internet, spazio per allestire mostre che consenta la tutela dei materiali esposti...

Appunti della ciarla tenutasi a Parigi a fine novembre 2002.

Per quello che concerne le attività:

Un unico percorso mobile e plurale che consenta lo sviluppo di almeno due itinerari paralleli:

Un primo itinerario dedicato a discussioni e confronto più ampio rispetto a nodi centrali che riguardano l'attuale fase del movimento globale, le difficoltà emerse sul terreno delle pratiche di disobbedienza e azione diretta, le questioni irrisolte riguardo le modalità decisionali e di funzionamento delle reti, il rapporto tra le battaglie su scala globale e la dimensione conflittuale locale, il contesto della guerra con relativa militarizzazione degli apparati di comunicazione e restringimento degli spazi di agibilità politicosociale a differenti livelli.

Tale livello necessita un confronto aperto tra differenti realtà e reti dell'attivismo sociale e mediatico magari stimolato da alcune prime domande chiave su cui stimolare le discussioni.

Caratteristica di metodo è l'apertura a 360 gradi di tali spazi ma con una specifica pista di confronto incentrata sulle pratiche d'azione e modalità di espressione e decisionalità.

Per rafforzare tale specifico spirito che caratterizza tale progetto è utile lo sviluppo di un secondo itinerario:

Dedicato agli atelier più pratici di sperimentazione, formazione, creazione (training, workshop sulle modalità decisionali, altre attività...)

In Pratica:

Queste attività si svolgerebbero all'interno di un percorso mobile per consentire da un lato il mantenimento di zone autonome ( LABORATORI propri alle differenti reti, realtà, strutture) e dall'altro lato la creazione di spazi di convergenza più ampi che consentano un ulteriore livello di connessione e una capacità maggiore di irruzione con le nostre proposte, modalità, linguaggi, nella dinamica del Foro Sociale (PIATTAFORME di lancio di domande, proposte pratiche, dibattiti su nodi centrali legati alle modalità d'azione e decisionalità del movimento).

Questa proposta emerge dalla volontà di ottenere quest'anno un doppio risultato: da un lato mantenere una dimensione micro di discussione e cooperazione all'interno della dimensione di laboratorio, dall'altro essere capaci di maggiore contaminazione e scambio con altre realtà e individualità che in differenti modi parteciperanno al Forum Sociale Mondiale.

In tal senso le attività che svolgeremmo nel laboratorio sarebbero propedeutiche allo sbocco all'interno degli spazi di convergenza (piattaforme) e viceversa.

In Sintesi:

Un percorso plurale, comune, aperto caratterizzato dalla volontà di confrontarsi sul terreno delle pratiche d'azione e modalità d'espressione e decisionalità del movimento.

Percorso itinerante tra due tipi di spazio denominati LABORATORI e PIATTAFORME.

Le trattative con l'organizzazione del FSM dovrebbero (quasi certamente) definitivamente assegnarci due spazi per lo svolgimento di tali attività; uno all'interno del Campeggio e uno all'interno della università PUC dove saranno concentrate quest'anno la maggior parte di realtà di “movimenti sociali” come Sem Terra, MTD, chomeurs francesi...

Allo scadere della prossima settimana dobbiamo essere certi dell'assegnazione degli spazi, avere sufficientemente chiara la programmazione delle iniziative già previste e una mappatura delle realtà con cui entrare in relazione.

A questo punto tutto starà alla nostra capacità di suddividere i pochi e intensi giorni a disposizione nei due differenti spazi, nel realizzare ipotesi di programma non troppo pesanti, nell'attuare il massimo livello di comunicazione e connessione con le differenti realtà incontrate in questo anno per realizzare un percorso plurale e visibile.

Questo progetto presuppone un lavoro comune tra differenti realtà e individualità che parte dal nucleo storico originatosi a Porto Alegre l'anno passato ma non può non coinvolgere le altre esperienze incontrate negli spazi Hub, in occasione del FS di Buenos Aires e altre simili.

Tale percorso se condiviso potrebbe avere come sedi virtuali di lancio e realizzazione alcuni siti, linkati tra loro a partire da un micro testo comune, come Hub, intergalactika ( per interG se ne occuperà principalmente un compagno svizzero ma sarebbe buono intervenissero anche altri, perlomeno per rendere tale gestione meno eurocentrica), indymedia, nologo...?

Come sedi materiali possiamo realizzare alcuni incontri “propedeutici” in differenti contee e galassie dell'orbita terrestre.

Ipotesi proposta:

Su 5 giorni effettivi di lavoro:

2 nella Puc (piattaforme), 2 o più al campeggio (laboratori), una notte di Festa/azione/consulta globale (magari con qualche forma di connessione con altri eventi di tale tipo in diff. città del pianeta come inizialmente proposto da Maria Eva).

Per quello che concerne le ipotesi di tema:

Nella ciarla che abbiamo svolto a Parigi abbiamo ipotizzato di rivolgere una proposta aperta su tre assi principali

  1. Riguardo il contesto di guerra globale e relatve conseguenze per il movimento dei movimenti; un confronto sul piano concreto delle differenti modalità con cui tale evento incide sulle differenti dimensioni locali, un ragionamento sulla difficoltà nell'individuare le modalità d'azione capaci di sabotare il processo bellico in atto ( pratiche d'attivismo sociale e mediatico, forme d'organizzazione e decisione), una riflessione a fondo sul rischio di affrontare tale nuovo terreno secondo gli schemi e le modalità classiche attuate precedenti iniziative di guerra (dal Vietnam alla guerra del golfo)...
  2. Riguardo l'attuale fase del movimento globale con particolare attenzione alle mobilitazioni in occasione di summit transnazionali; discussione pratica con ipotesi concrete (ad esempio in vista del G8 di Evian), ragionamento a fondo su tali tipi di iniziativa che hanno caratterizzato tutta una fase del movimento ma che , dopo Genova e altri avvenimenti, evidenzia difficoltà e limiti di differente natura; cosa avviene tra un summit e l'altro, che tipo di reti si realizzano e secondo quali modalità d'organizzazione e forme decisionali in tali contesti...
  3. Riguardo le dimensioni più locali del conflitto sociale, dai barrios alle dimensioni più continentali (l'importante laboratorio sociale dell'America Latina, il contesto Europeo, la difficile situazione mediorientale..) l'interazione tra tale livello e il piano globale; limiti e prospettive concrete, costruzione delle reti, esperienze di contropotere e spazi economici autonomi, realizzazione delle campagne, interscambio delle modalità d'espressione e comunicazione tra le differenti galassie...

Tali ipotesi dovrebbero aprire una sorta di consulta attraverso i siti delle reti coinvolte per essere messi in discussione e resi concreti.

L'idea è che ne emergano alcune domande su cui sviluppare confronti e proposte di laboratori pratici.

Questa è una piccola sintesi di proposte, spero sufficientemente chiara, su cui sviluppare proposte e domande, da modificare e rendere concreta nei giorni che vengono.

Il tempo è sicuramente poco per cui appare necessaria una accelerazione nei prossimi 15 giorni; comunque nella occasione passata i tempi sono stati altrettanto ridotti e le difficoltà organizzative estreme.

Nonostante tutto ne è emerso in maniera spontanea e intensa un piccolo sorprendente esperimento.

Oggi la dimensione delle connessioni si è ampliata e arricchita.

Abbiamo incontrato altri viandanti sul nostro cammino da cui abbiamo appreso altri linguaggi, con cui abbiamo costruito nuovi spazi, con cui possiamo realizzare ulteriori ponti, sperimentare nuovi sentieri comuni.

Oggi a Porto Alegre c'è ancora più bisogno di nuovi linguaggi, domande e proposte...

C'è bisogno di modalità che spiazzino ulteriormente le dinamiche involutive in atto in tali sedi...

C'è bisogno di aria e di gioia, di radicalità e attitudini differenti, di sperimentare ancora, di cooperazione e contaminazione e... magari con più visibilità e capacità di irruzione in terreni più aperti e trafficati.


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