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BLOCCO 1.

L'ECONOMIA NEOLIBERISTA CONTRO L'UMANITÀ. LE NOSTRE VITE OLTRE L'ECONOMIA.

1. Il neoliberismo in Europa. (Coord. milanese di appoggio alla lotta zapatista - Servizio Civile Internazionale, Franco.Romano'@galactica.it)

Sintesi:

Che cos'è il lavoro oggi, il Welfare State e la nuova società, le relazioni tra Nord e Sud del mondo, i diritti sociali.

2. Flessibilità, sfruttamento e resistenza oltre il lavoro salariato nel Regno Unito. (fHUMAN London Committee, Dis-United Kingdom - fhuman@hotmail.com)

Sintesi:

A partire dagli anni ottanta l'offensiva neoliberista nel Regno Unito ha elaborato strategie per sconfiggere, disorganizzare e disgregare la classe operaia. Il lavoro è stato flessibilizzato e precarizzato per intensificare il suo sfruttamento. Questo sfruttamento legato alla flessibilità produce in tutti noi insicurezza, condizioni non dignitose e una rigida disciplina lavorativa. I disoccupati sono stati chiamati a svolgere lavori di "work like" per poter ricevere gli aiuti statali. Recentemente l'offensiva neoliberista è stata sfidata da alleanze ancora in fase embrionale di lavoratori licenziati, ambientalisti con metodi di azione diretta, attivisti anti workfare, ecc. ; altri tipi di collettività ricompongono l'antagonismo di classe oltre il lavoro salariato. Tali forze hanno il potenziale per contrapporre metodi alternativi, nonostante siano ancora in una situazione di eccessiva frammentazione e vulnerabilità per riuscire ad attaccare il governo del New Labour che promuove la "flessibiblità del mercato del lavoro" a livello nazionale ed europeo. Ci sarà bisogno di fantasia politica per costruire una resistenza che comprenda tanti mondi, tanti futuri.

3. Le lezioni della Marcia Europea contro la Disoccupazione, la Precarietà e l'Esclusione. (red-red@span.ch)

Sintesi:

Come costruire la rete internazionale. Prima di tutto confrontando e coordinando le nostre esperienze a livello locale e le lotte simili tra loro. Solo con l'apprendimento e l'aiuto mutuo riusciremo ad andare oltre le generali dichiarazioni di intenti dei primi incontri. Come costruire la rete a livello locale coinvolgendo altra gente ed altri gruppi di ambienti diversi per farli incontrare ed interagire. A Ginevra abbiamo tentato di andare oltre gli appelli astratti per la costruzone di una rete contro il neoliberismo impegnandoci nella Marcia e cercando di sensibilizzare sindacalisti, gente dei centri sociali, disoccupati, esclusi, ecc. sul fatto che l'esclusione e la necessità di una radicale riduzione dell'orario di lavoro sono un solo problema, il loro e il nostro problema. Scambi pratici e precisi sono, secondo noi, l'unica maniera di di creare la rete.

4. Compagni Sudafricani per l'Incontro (FrancoBarchiesi - 029frb@cosmos.wits.ac.za)

Sintesi:

L'analisi del caso africano mostra la complessità e le diverse strategie di traduzione delle politiche neoliberiste nella pratica a livello nazionale. Nel contempo questo ci mostra alcune implicazioni per la resistenza a livello globale. L'adozione da parte del governo dell'ANC di politiche di orientamento neoliberista si può considerare una risposta a due insiemi di fattori complementari: da un lato la riarticolazione delle aspettative e delle resistenze popolari, e dall'altro la crisi dei progetti tradizionali di sviluppo dello stato. Il risultato di tutto ciò è la forma assunta dal neoliberismo in Sudafrica, che noi definiamo come "aggiustamenti strutturali di fabbricazione propria", mostra caratteristiche peculiari ed autonome. Le caratteristiche particolari del neoliberismo in Sudafrica, mentre mostra le diversità che può assumere il neoliberismo nel mondo, mostra anche strade senza sbocco e contraddizioni che rivelano un ricco potenziale di articolazioni di soggetti e pratiche sociali in resistenza. Questi, e la materialità dei bisogni che esprimono, ci forniscono argomenti per una strategia di sinistra che possa sfidare l'alternativa attualmente esistente tra l'istituzionalizzazione e l'invisibilità con cui si sta confrontando la società civile sudafricana nel contesto dell'egemonia neoliberista.

5. Verso una nuova comunalità: le strategie della classe operaia e gli zapatisti. (Monty Neill - montyneill@aol.com)

Sintesi:

Questo intervento si apre analizzando le strategie della classe operaia per superare il patto sociale instaurato nella seconda metà del ventesimo secolo, particolarmente la lotta contro il lavoro. Le divisioni all'interno della classe operaia sono risultate fatali nell'attuazione di queste strategie: gerarchizzazione, razzismo, sessismo/patriarcato, nazionalismo e lavoro. Il capitale ha usato queste divisioni per sconfiggere la classe operaia ed imporre il neoliberismo. Gli zapatisti hanno stimolato nuove forme di pensare a come superare le divisioni e creare nuove forme di unità. Comunque, le reti da sole non saranno sufficienti contro il capitale. Le reti devono condurre a nuove forme di organizzazione locale e planetaria che aiutino a superare le divisioni interne, in particolare l'imposizione del lavoro da parte del capitale. Queste organizzazioni devono opporsi simultaneamente al capitale e creare nuove aree di vita post-capitalista che siano al contempo unite e diverse.

6. Estratto da "Istanze radicali del Popolo del Pianeta Terra" (un documento aperto). (Massimo De Angelis, London)

Sintesi:

Quello che segue è un'estratto da un più lungo documento aperto che ho distribuito. Propone alcune domande chiave nella speranza di catalizzare un dibattito che abbia come fine quello di confrontare i nostri punti di vista riguardo ai modi di mettere insieme le nostre energie, al di là delle frontiere, al di là delle discussioni, al di là dei bisogni. In altre parole, il tentativo di fornire alcune prospettive strategiche all'appello per la costruzione di una rete di lotte che abbiamo formulato nella seconda dichiarazione de La Realidad, l'anno passato durante il primo Incontro.

Alcune di queste istanze sono ben conosciute. Comunque, il mondo in cui queste istanze vengono formulate nell'attuale dibattito all'interno del movimento (specialmente quelle per la riduzione dell'orario di lavoro e per un reddito di cittadinanza) le rendono facilmente cooptabili da parte del capitale. Propongo qui un'altro modo di formulare queste stesse istanze partendo dai nostri bisogni e dalle nostre aspirazioni, nel processo di costruzione di un nuovo mondo al di là del capitale.

7. Proposta all'Incontro contro il neoliberismo. (Eusebio García)

Sintesi:

Il neoliberismo non può venire considerato come una tappa distinta dello sviluppo del capitalismo. È semplicemente una politica economica per un'epoca di crisi del sistema capitalista.

8. Globalizzazione e Società Civile: ripensare il cooperativismo nel contesto di una cittadinanza attiva. (Marcos Arruda).

Sintesi:

È un piacere e un privilegio partecipare alla Conferenza Internazionale sulla Globalizzazione e la Cittadinanza, promassa dall' Istituto di Ricerca sullo Sviluppo Sociale delle Nazioni Unite (UNRISD). La mia esposizione prende come punto di riferimento diversi campi di esperienze in cui sono stato impegnato come economista ed educatore, lavorando con movimenti sociali, tra i loro PACS, in Brasile e nel Cono Sud; il Consiglio Internazionale delle Agenzie del Volontariato che raduna più di 100 organizzazioni e reti di della società civile in tutto il mondo; e l'Istituto Trasnazionale di cui fanno parte rinomati intellettuali di vari continenti. Le nostre esperienze a livello di lavoro locale per lo sviluppo integrale e l'educazione associate a ricerche su temi macro-socio-economici, come la globalizzazione basata sulla competitività, corporazioni trasnazionali, politiche di aggiustamento strutturale e di integrazione regionale ci hanno permesso di riflettere su ciò che noi speriamo che sia una linea innovativa di pensiero. Stiamo cercando di collegare, con spirito critico, il micro con il macro e, nella ricerca di una visione del mondo che sia al contempo utopica e viabile, orientata verso l'orizzonte della globalizzazione cooperativa, basata su individui e società che siano attivi e consci, individualmente e collettivamente, del proprio sviluppo. Realizzando questa condizione di autonomia solidale sarà possibile riunire le reti di collaborazione ed intercambio nel rispetto delle individualità di ognuno e creare collegamenti in modo complementare e creativo, in processi multipli che siano allo stesso tempo autogestiti e nel segno della solidarietà.

9. Veramente, vivo in tempi oscuri! (Nuria Prats i Fons - Angel Collado Malagón)

Sintesi:

Ai "criteri di convergenza" del trattato di Maastricht.

La teologia liberista delle privatizzazioni ha messo in balìa dell'economia finanziaria paesi interi, utilizzati dai grandi gruppi internazionali per "esercitare pressione nel seno dei fori internazionali ed ottenere le decisioni politiche più favorevoli".

10. Sette pezzi sciolti del rompicapo mondiale (Subcomandante Insurgiente Marcos, EZLN)

Sintesi:

"La guerra è una faccenda di importanza vitale per lo Stato, è la provincia della vita e della morte, il cammino che porta alla sopravvivenza o all'annichilimento. È indispensabile studiarla a fondo". L'Arte della Guerra. Sun Tzu.

11. L'impresa nel diritto del lavoro (Gérard Lyon-Caen, professore presso la facoltà di Diritto e Scienze Economiche di Parigi)

Sintesi:

La scienza giuridica, come ogni scienza e più di qualsiasi altra scienza, non è altro che una lingua ben formata. Nel caso dell'impresa bisogna ammettere che il Diritto del Lavoro, non disponendo di una lingua precisa e trovandosi a suo agio in questa oscurità, non merita di venir considerata una scienza: si è lasciata ingannare da una sociologia organicista brumosa, con sfumature metafisiche. Innanzitutto il giurista dovrà quindi tentare di chiarire il vocabolario; il suo primo compito sarà la ricerca espressamente giuridica, sia per derivazione che per aggiunta.

12. Le politiche di rifiuto ed emarginazione nella classe operaia dello Stato australiano.

Sintesi:

Durante gli ultimi 18 mesi circa si è verificata una nuova fase ed una accelerazione del progetto neoliberista in Australia che ha accompagnato l'ascesa del governo conservatore-neoliberista a livello federale e la maggioranza dei governi a livello statale. Questo periodo è stato contrassegnato dalla rapida attuazione di nuove politiche orientate verso l'austerità sociale, la flessibilizzazione dei salari e dall'offensiva contro il lavoro organizzato, dalle restrizioni nel comunitario e negli spazi pubblici, dall'isolamento messo in atto dallo stato verso classe operaia, ecc. Lo stesso periodo è coinciso con un nuovo anche se irregolare ciclo di lotte che rappresenta un momento di un più ampio processo di sviluppo degli antagonismi socio-industriali ubicato tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90 e che riguarda principalmente quattro settori: il movimento operaio, gli studenti e i giovani, le società indigene e i movimenti ecologisti e per i diritti civili.

13. Critica del lavoro (salariato). (Da un gruppo di persone del Centro Sociale Autogestito "El Palomar", Barcellona).

Questo intervento si apre con una rilettura sommaria delle coordinate tra le quali potremmo situare la critica del lavoro in quest'epoca postfordista che è sfociata nella crisi della società salariata che attraversa tutte le nostre relazioni. A partire dall'analisi del fatto che nel passaggio dalla "società fabbrica" alla "metropoli" tutte le relazioni umane sono diventate denaro, vengono prospettate una serie di strategie che, forse, nella loro attuazione pratica sarebbero in grado di rompere questa situazione di sottomissione totale alla mercantilizzazione. Strategie che contemplano, in maniera critica, le lotte per un reddito minimo garantito, nuove forme di socializzazione e collettività che si creano nei centri sociali occupati passando per formulazioni così possibili-impossibili come dire: "vogliamo denaro gratis".

14. I Dieci Comandamenti della globalizzazione e le imprese trasnazionali. (Red Mexicana de Acción frente al Libre Comercio - rmalc@laneta.apc.org)

15. Obiezione totale, antimilitarismo e neoliberismo. (Iruñeko KEM-MOC).

Sintesi:

Questo intervento è diviso in due capitoli che possono venir letti in modo indipendente. Nel primo si analizza il mondo che il neoliberismo sta costruendo. Forse, per questo, esso è prescindibile in un incontro come questo in cui tutti/e i/le partecipanti dovrebbero disporre dei conoscimenti basici di questo tipo. La seconda parte mette in relazione l'antimilitarismo con il neoliberismo dal punto di vista dell'antagonismo politico e filosofico (manca l'aspetto etico ma lo spazio è limitato). Analizza la funzione degli eserciti oggi e tenta di spiegare come l'obiezione totale sia stata la lotta di maggior successo e in che modo si cerchi di approfondirla attraverso l'insubordinazione nelle caserme. Il documento termina cercando di avvicinarsi ad alcuni dei contributi più caratteristici ed esclusivi della dinamica antimilitarista, contributi che qualsiasi alternativa all'ordine esistente dovrebbe, secondo noi, tenere in considerazione.

16. Intervento del Collettivo di Precari di "Via dei Transiti".

Sintesi:

Cominciamo con un riassunto della storia e delle iniziative del collettivo, poi passeremo ad una riflessione sui nodi politici e sulle difficoltà che stiamo affrontando.

Il collettivo nasce nella primavera del '96 per la volontà di cominciare ad intervenire sui temi del reddito e del lavoro da parte di vari compagni e compagne impegnati soprattutto in lavori precari o "atipici".


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